venerdì 13 gennaio 2012

BISOL, STORICA FAMIGLIA DEL PROSECCO E DEL CARTIZZE


BISOL, STORICA FAMIGLIA DEL PROSECCO E DEL CARTIZZE



Galleria foto: Colline del Prosecco che circondano la cantina Bisol (link 1 - link 2)
La famiglia Bisol, la cui cantina storica ha sede a S. Stefano di Valdobbiadene, coltivaBisoldirettamente 125 ettari di vigneti nella Denominazione, dislocati su 35 poderi collocati nelle aree più vocate. Un fiore all’occhiello sono i tre ettari posseduti sulla zona sommitale della collina Cartizze, il vigneto più prezioso d’Italia. La Bisol continua a tramandarsi di padre in figlio: i proprietari sono i due fratelli, Antonio ed Eliseo (rispettivamente presidente e vicepresidente), ed i loro rispettivi figli, Gianluca (direttore generale), Desiderio (direttore tecnico), Claudio e Alberto (rispettivamente direttore della produzione e direttore amministrativo). Così sintetizza efficacemente Gianluca Bisol, direttore generale dell'azienda: "Lavoriamo con grande passione affinché Conegliano abbia lo stesso prestigio di Reims, Valdobbiadene lo stesso fascino di Epernay e il Prosecco la stessa notorietà della Champagne". Insieme alla famiglia, Gianluca Bisol ha recuperato l'antica vigna murata di Venissa, sull'isola di Mazzorbo Burano, nel cuore della Laguna di Venezia. In questa storica tenuta è stato piantato lo storico vitigno veneziano Dorona, l'antico vino di Venezia amato dai Dogi, di cui già è possibile prenotare la prima esclusiva produzione: 4880 autentiche bottiglie da collezione. Nella Tenuta, che ospita orti e frutteti, sorgono il ristorante della Chef Paola Budel e un Ostello di Charme. Venissa rappresenta, così, un prodotto turistico e culturale complesso e innovativo, attraverso il quale Bisol potrà legare sempre di più il prestigio di Venezia al fascino di Valdobbiadene.
BURANO, MAZZORBO E TORCELLO, IL FASCINO NATURALE DELLA VENEZIA NATIVA
Le isole di Mazzorbo, Burano e Torcello si trovano nella parte Nord della Laguna veneziana: questo arcipelago di natura, colori, sapori ed arte rappresenta la “prima” Venezia. Torcello, infatti, è uno dei più antichi e prosperi insediamenti della laguna: qui sorgono la nota basilica di Santa Maria Assunta, risalente al 639, ed il leggendario Trono di Attila. Burano, “l'isola del merletto”, è un eccezionale gioiello culturale: famosa per l'antico Campanil Storto e le meravigliose case colorate, Burano conquista per la sua atmosfera serena, intima ed emozionante. Burano diventa quindi naturale protagonista del progetto di albergo diffuso, che viene portato avanti da un gruppo di investitori e che sta attirando l'interesse di imprenditori internazionali: una meta turistica ideale per chi Buranovuole conoscere la natura, l'arte e le eccellenze enogastronomiche di Venezia, godendo la pace della Laguna. Attraversando a piedi il caratteristico ponte di legno, da cui si ha una emozionante visuale di San Marco, si raggiunge Mazzorbo: l'isola era anticamente denominata Maiurbium (da Magna Urbs, città maggiore), a testimonianza dell'importanza culturale e commerciale avuta dall'isola in passato. Mazzorbo ospita la Chiesa di S. Caterina, raffinata costruzione del XIII secolo, e l'antica Tenuta Venissa, Parco Agricolo Ambientale ristrutturato da Bisol, vincitore nel 2007 del bando indetto dal Comune di Venezia, proprietario della Tenuta. Sono molti gli scrittori che hanno cantato questa parte di laguna, tra cui George Sand, Henry James, Hernest Hemingway e Diego Valeri. Venissa deve il suo nome al verso che Andrea Zanzotto dedica a "Venessia, Venissa, Venusia" .
La famiglia Bisol. Foto: Fredi Marcarini Credits: Mimì&Cocò.

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