La notte del 31 dicembre molti daranno il benvenuto all’anno nuovo, senza rinunciare ad un brindisi augurale, sperando in tal modo che fortuna e prosperità non manchino. È consuetudine far bisboccia con le bollicine e il cotechino abbinato alle lenticchie. Quale è la ragione di questa golosa "routine"?
La notte del 31 dicembre molti daranno il benvenuto all'anno nuovo, senza rinunciare ad un brindisi augurale, sperando in tal modo che fortuna e prosperità non manchino. È consuetudine far bisboccia con le bollicine e il cotechino abbinato alle lenticchie. La tradizione popolare, infatti, attribuisce ai citati legumi la capacità di afferrare la buona sorte. Coraggio dunque, avanti con le lenticchie, poiché di fortuna ne abbiam tutti quanti bisogno! La degustazione avviene a mezzanotte, dopo il cenone, non certo per colmare fame e languori, bensì per i motivi appena annoverati. La ricetta non è impegnativa, ed è gestibile anche dai meno valenti. In una casseruola colma d'acqua, lessare il musetto* dopo averlo bucherellato con uno stuzzicadenti. Attenzione: alcuni usano i rebbi della forchetta, meglio però evitare. La durata della cottura è subordinata dalla grandezza del salume. D'abitudine, per quelli non precotti, da un'ora e mezza a due, a fuoco mite, altrimenti si rischia di rompere il budello, rovinando il cotechino. In un'altra pentola cuocere le lenticchie in acqua fredda (messe a mollo la sera precedente) con gli odori e le verdure usate per preparazioni simili. Il tutto dovrà bollire per circa un'ora a fuoco medio per non farle "tribolare" inutilmente. In una padella rosolare un trito di verdure (aglio, cipolla, sedano e carota) con del burro. Una volta colorito, unire le lenticchie in precedenza bollite. Una foglia di alloro è facoltativa, come del resto la salvia, ma servono a impreziosire i legumi. Insaporire il tutto con un cucchiaio di concentrato e un mestolino della loro acqua di cottura. Salare, pepare, "asciugare" a fuoco allegro, mescolando con infinita pazienza. Le due cotture (cotechino e legumi) dovrebbero avvenire una a poca distanza dall'altra. Quando il cotechino sarà pronto, estrarlo dall'acqua con un mestolo forato, e sistemarlo su un piatto di portata. Togliere il budello all'istante (a caldo, l'operazione riesce senza difficoltà), tagliare il cotechino a rondelle di medio spessore e, dopo aver creato un soffice talamo di lenticchie, adagiare le fette dando spazio a estro e fantasia. La pietanza è così pronta per esser portata in tavola.
Come decorazione sono indicate foglie di lauro, fettine di patate prezzemolate oppure carote lesse tornite cosparse di pepe e spezie. Il vino da abbinare potrebbe essere un Gutturnio frizzante DOC dei Colli Piacentini, che con il suo irresistibile rosso rubino e il sapore morbido contribuirà a esaltare questo lauto manicaretto. Photo from Cucinet.com
Stefano Buso
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